L'umorismo di Bruno Touschek
E' la bellissima sensazione che ho provato quando ho lavorato alla redazione del nuovo inventario del Fondo Touschek.
Bruno Touschek ha avuto una vita piuttosto travagliata e piena: dapprima vittima della persecuzione antisemita messa in atto dal nazismo durante la Seconda guerra mondiale e poi vittima della malattia che lo ha portato alla morte, nel mezzo ha ricercato, studiato e segnato il destino del laboratori di Frascati pensando agli anelli di accumulazione (vd. scheda livello allegata) ; mai ha smesso di usare la sua intelligenza, la sua cultura e il suo grande senso dell'umorismo come si può evincere da alcune osservazioni annotate sui suoi documenti o dalle caricature che coglievano sempre le discussioni e le contraddizioni che spesso nascevano all'interno dell'Istituto di Fisica.
A tal proposito in un articolo apparso nel 1982 sui Quaderni del Giornale di Fisica dal titolo "L' eredità di Bruno Touschek" a firma di Edoardo Amaldi, questi ricorda che quando gli scrisse dalla clinica in cui era ricoverato poco prima di morire, il suo atteggiamento era distaccato e quasi umoristico ; parlando dei disegni dice "I suoi disegni sono stati tratti da una collezione raccolta da amici e parenti nel cestino della carta straccia o sul tavolo dove Bruno li aveva lasciati alla fine di una riunione di professori o seduta di esami. Uno dei «leitmotive» che in essi più spesso si ripresenta è «l'autolesionismo» da cui tutta la nostra società e ciascuno di noi individualmente è affetto...l'elemento caricaturale, sempre altamente umoristico, non di rado grottesco, è costantemente presente, e in alcuni casi diventa la sola vera finalità oggettiva del disegno...Alcuni di questi disegni ricordano quelli di Egon Schiele che insieme a Gustav Klimt...fu fra i pittori da lui preferiti".
Antonella Cotugno