La collezione di libri antichi della Biblioteca di Matematica
Beltrami, Cremona, Castelnuovo, Enriques: sono solo alcuni dei nomi di illustri matematici che, nel corso del tempo, con le loro donazioni e i loro fondi librari hanno contribuito ad arricchire il patrimonio bibliografico della biblioteca di Matematica.
Il fondo storico della biblioteca comprende circa 2500 opere pubblicate tra il 1482 e il 1830, provenienti in larga parte dalla Biblioteca della Reale Scuola di Applicazione degli Ingegneri, dove erano pervenute sia per acquisto diretto, sia per donazione da parte di studiosi bibliofili ed appassionati cultori della materia.
Le opere più preziose, tra cui ricordiamo nove incunaboli e molti volumi pubblicati tra il ‘500 e il ‘700, offrono in maniera affascinante il cammino della matematica attraverso i secoli.
Tra i nove incunaboli ricordiamo: la prima edizione a stampa degli Elementi di Euclide (1482), la prima e rara edizione delle cosiddette Tavole Alfonsine (1483), la Sphera mundi di Sacrobosco in due differenti edizioni (1482 e 1499), la prima edizione delle Tavole di Giovanni Bianchini (1495) e la prima edizione dell’ Epitoma in Almagestum Ptolomei del Regiomontano (1496). Si segnala, inoltre il cosiddetto “Libro d’abacho” di Pietro Borghi (Qui comenza la nobel opera de arithmethica ne la qual se tracta tute cosse a mercantia pertinente...1491), importante trattato di matematica commerciale.
Il cammino della scienza matematica è documentato anche attraverso antiche e pregiate edizioni del XIX secolo, presenti in biblioteca, che testimoniano gli studi compiuti nei vari ambiti matematici (algebra, analisi, teoria dei numeri, geometria).
Teresa Anna Viola