Edoardo Amaldi nello spazio

Il 28 marzo 2012 il terzo veicolo ATV – Automated Transfer Vehicle - dell’Agenzia spaziale europea raggiungeva la Stazione Spaziale Internazionale (SSI), trasportando rifornimenti e apparati scientifici. Il veicolo portava il nome di Edoardo Amaldi, in riconoscimento del ruolo avuto dal fisico italiano nel promuovere, tra i primi, l'iniziativa di un centro di ricerche spaziali europeo. Appena quattro anni dopo la nascita del CERN (1954), cui aveva contribuito in modo determinante, Amaldi si attivò di nuovo per stimolare una seconda grande impresa scientifica, cui solo l'unione di più paesi poteva garantire il successo. Nell'estate del 1958, a un anno dal lancio dello Sputnik (4 Ottobre 1957), Amaldi condivise per la prima volta le sue idee con il fisico Giorgio Salvini e con l'ingegnere aerospaziale Luigi Crocco, allora professore all'Università di Princeton. Successivamente Amaldi si rivolse anche a Luigi Broglio, al tempo direttore dell’Istituto di costruzioni aeronautiche a Roma. Come durante le negoziazioni per dar vita al CERN, inoltre, trovò ancora una volta un prezioso alleato nel francese Pierre Auger. Sull'ATV-3 ha viaggiato la lettera memorabile che Amaldi inviò nel dicembre del 1958 a Luigi Crocco, in cui esprimeva la necessità per l'Europa di intervenire come terzo concorrente nella corsa allo spazio, accanto a USA e URSS, e auspicava in un prossimo futuro il lancio delle prime Eurolune.

La lettera di Amaldi, simbolicamente firmata dagli astronauti della SSI, ha fatto ritorno sulla Terra nell'autunno del 2012 ed è ora conservata nell'Archivio Edoardo Amaldi del Dipartimento di Fisica della Sapienza Università di Roma.

Il primo ATV, lanciato nel 2008, ha preso il nome dello scrittore francese Jules Verne. L’ATV-2 è dedicato all’astronomo tedesco Johannes Kepler. L’ATV-4 è stato chiamato, invece, Albert Einstein.


Adele La Rana