Un racconto su Bruno Touschek scritto da "Storie Scientifiche" per il Centro Ricerche Enrico Fermi
“È difficile rappresentarsi, senza averlo conosciuto, Bruno Touschek. All’opposto dello stereotipo del professore di fisica, assorto nei suoi pensieri e un po’ svagato, dovete immaginare un tipo irrequieto, propenso a dire battute eccentriche e stravaganti, a fare giochi di parole ibridi (austiraco+italiano+inglese) e a saettare con occhi vivacissimi all’indirizzo dell’interlocutore.”
Così Carlo Bernardini descriveva Bruno Touschek, una delle menti più geniali che il nostro Paese abbia avuto l’onore di ospitare.
Touschek rivestì un ruolo di primaria importanza nello sviluppo degli acceleratori di particelle in Italia, supervisionando la costruzione dell’Anello di Accumulazione (AdA).
Al seguente link un articolo tratto da "Storie scientifiche" per il CREF:
https://museum.cref.it/bruno-touschek-probabilmente-una-delle-menti-piu-geniali-che-il-nostro-paese-abbia-mai-ospitato/Antonella Cotugno e Francesca Galvagno