"Giornale delle cose accadute a me Giuseppe Settele e da me sentite e vedute"

Tipologia Manoscritto
Data topica Roma
Data cronica
24 giugno 1810-15 giugno 1838
Note
Volume 1
La prima pagina del diario
La prima pagina del diario

Tipologia

Manoscritto

Collocazione

SA Man. 1 - SA Man. 2

Numerazione

Numero definitivo
23

Tipologia giuridica

Originale

Contenuto

Il diario è una ricca miniera che fotografa lo svolgersi di tanti avvenimenti, a partire dalla vita dello scrittore, nella Roma della prima metà del 1800: la vita dell'Accademia dei Lincei e dell'Accademia della Archeologia, le notizie su Roma e le sue Chiese, l'attività dell'Università La Sapienza, le vicende della città sotto il governo francese e poi quello pontificio, la vita laica e religiosa, il celibato ecclesiastico, costituiscono il vasto intreccio del diario arricchito da particolari inediti. Uomo timido e riservato, Settele ha registrato per quasi trent'anni tutto ciò che vedeva o di cui sentiva parlare : avvenimenti noti e meno noti, voci e pettegolezzi di feste, cerimonie religiose e laiche, paci e guerre.
Il diario è arricchito in appendice da 156 necrologi, l'ultimo dei quali solo annunciato e mai completato, scritti per personalità varie ma anche per un cane, due gatti e un canarino.

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
Manoscritto rilegato in 2 volumi ; il primo volume va dal 24 giugno 1810 al 28 dicembre 1821, il secondo dal 30 dicembre 1821 al 15 giugno 1838 ; in appendice al secondo volume 156 necrologi dal dicembre 1817 al 20 giugno 1837

Incipit

Roma li 24 Giugno 1810. Domenica. Giornale delle cose accadute a me Giuseppe Settele, e da me sentite, e vedute

Explicit

N. 156. Adì 20 Giugno 1837, morì Rosa Waldmann. Quando avrò tempo gli farò l'elogio.

Descrizione fisica

n. 2 volumi in quarto rilegati in pergamena rispettivamente di cc. 322 v.-325 r.  e cc.346 v.-350 r.

Lingua

ITA Italiano

Stato di conservazione

Stato
ottimo

Unità di conservazione

Unità di conservazione
Armadio S.A.

Bibliografia

  • P. MAFFEI, Giuseppe Settele, il suo diario e la questione Galileana, Foligno, Edizioni dell'Arquata, 1987
  • J. VERNACCHIA-GALLI, L'Archiginnasio romano secondo il diario del prof. Giuseppe Settele (1810-1836), Roma, Edizioni dell'Ateneo1984

Caratteristiche tecniche

Legatura in pergamena

Orientamento

verticale

Modalità di scrittura

manoscritta

Supporto

cartaceo

Restauri

Ente responsabile
Istituto centrale di patologia del libro
Data intervento
1977-1978

Dimensioni

Unità di misura
cm
Altezza
28,8
Larghezza
20,4

Note

NOTA STORICA.
Giuseppe Settele, non avendo eredi, lasciò il Diario ad Emiliano Sarti ; il manoscritto passò poi nelle mani del suo allievo Gaetano Pelliccioni. Il figlio di questi, Pericle lo ereditò e alla sua morte la sua vedova, Anna Cloetta, decise di venderlo.
Nel 1938 Pio Emanuelli (sue note manoscritte si trovano alla fine del secondo volume) si propose di cercarlo e riportarlo a Roma: con la collaborazione di Nicola Spano, direttore amministrativo dell'Università di Roma, il diario fu acquistato per la somma di L. 2000, considerata la sua importante testimonianza della vita accademica dell'epoca a cui Settele partecipò come docente di ottica e astronomia.
I volumi sono stati conservati fino al 2015 presso il Rettorato di Sapienza Università di Roma e nel febbraio dello stesso anno sono stati donati alla biblioteca del Dipartimento di Fisica della stessa Università.

Link esterni

Persona

Ente

Inventario