Giorgio Careri

Tipologia Fondo
Data cronica
1945 - 2008

Tipologia

Fondo

Numerazione

Numero definitivo
4

Contenuto

L'Archivio di Giorgio Careri comprende le carte rimaste nel suo studio alla sua morte e un nucleo di carte donato successivamente dalla famiglia. La documentazione copre un arco temporale che va dal 1945 circa al 2008. L'archivio è suddiviso in cinque serie : nella prima serie sono comprese le attività di ricerca intraprese dallo studioso nell'arco della sua vita, in particolare quelle sull' elio liquido, le proteine e il lisozima, la fisica applicata ai beni culturali, i convegni e i congressi, e in ultimo l'attività di ricerca svolta in collaborazione con Edoardo Milotti; nella seconda serie sono compresi i fascicoli che riguardano l'attività accademica dello studioso: è presente documentazione riguardo la didattica, i progetti di ricerca e le cariche istituzionali ricoperte, in particolare come Direttore dell'Istituto dei Fisica negli anni della contestazione studentesca; la terza serie comprende la corrispondenza; la quarta i materiali studiati, consultati e prodotti dallo studioso; la quinta consiste in un unico fascicolo personale in copia dall'archivio del CNR conservato presso l'Archivio Centrale dello Stato.

Consistenza rilevata

Quantità
259
Tipologia
fascicolo/i
Consistenza (testo libero)
28 scatole per un totale di 3 metri lineari

Storia istituzionale/Biografia

Giorgio Careri nacque a Roma il 16 luglio 1922, trascorse l’infanzia e parte dell’adolescenza a Tripoli, fino all’età di quattordici anni quando tornò a Roma. Nel 1939, dopo la maturità classica, si iscrisse alla Facoltà di Ingegneria industriale chimica dove fu allievo di Edoardo Amaldi; nonostante le difficoltà del periodo bellico conseguì la laurea alla fine del 1945. Si iscrisse poi al terzo anno di Fisica e terminati gli studi, su invito di Edoardo Amaldi, iniziò a costruire uno spettrometro di massa per analisi isotopiche.
 Nel dopoguerra, Careri, con altri fisici italiani, fondò il gruppo Struttura della materia, poi riconosciuto dal CNR. Nel 1949 si tenne a Firenze il primo convegno internazionale di fisica teorica del dopoguerra, in quell’occasione Careri entrò in contatto con l’ambiente internazionale, in particolare conobbe Joe Mayer che lavorava a Chicago. Con il supporto di Amaldi, il giovane fisico ottenne una borsa di studio per gli USA. A Chicago si stava sviluppando in quegli anni l’Institute for nuclear studies, guidato da Fermi e frequentato da premi Nobel e studiosi di grande rilievo. Arricchito dal soggiorno americano, Careri tornò a Roma e nel 1951 riuscì a completare lo spettrometro, il primo in Italia, lo strumento fu utilizzato per ricerche in due campi allora nuovi: la geochimica e la cinetica chimica. L’esperienza statunitense segnò l’inizio di proficui rapporti che Careri intrattenne con i colleghi stranieri con cui condivideva l’approccio e gli ambiti di ricerca. Fu questo il primo di una serie di soggiorni all’estero presso importanti centri di ricerca, tra cui quelli a Leida (1955) e a Caltech (1977). Nel frattempo i suoi interessi scientifici si orientarono verso la nascente chimica-fisica e la fisica statistica. Nel 1955 vinse la cattedra di Fisica Sperimentale a Bari.
Nel frattempo, a Frascati si svolge il programma di costruzione dell’elettrosincrotone, in questa occasione Careri ebbe l’opportunità di allestire un laboratorio capace di liquefare elio e idrogeno da usare non solo per scopi nucleari. Il progetto, nato da una proposta di Giorgio Salvini del 1953, viene portato avanti in collaborazione con Jorg Reuss e Franco Scaramuzzi. Terminato l’allestimento del laboratorio, si dà il via ad una serie di studi sulla fisica delle basse temperature, in particolare sull’elio liquido che proseguono a Padova dove viene chiamato nel 1958. Gli esperimenti verranno poi conclusi nella loro parte finale di nuovo a Frascati. La sperimentazione sull’elio superfluido fu di grande rilievo scientifico perché portò alla scoperta dei vortici quantistici che erano stati postulati dal collega e amico Lars Onsager nel 1949 e da Richard Feynman nel 1952. L'esperienza sull'elio liquido fu esposta nel libro "Ordine e disordine nella materia", pubblicato nel 1982 ed ebbe un’importanza tale da valergli, nel 2006, l’assegnazione del premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica. 
Nel 1957, in qualità di presidente dello IUPAP (International Union of Pure and Applied Physics) organizzò a Varenna il Convegno internazionale stati condensati della materia. In questo periodo, incoraggiato dagli amici Onsager e Fröhlich, cominciò a studiare l’effetto dell’acqua di idratazione sulle proteine globulari. Nel 1967 Careri divenne direttore dell'Istituto di Fisica di Roma, dove, dal 1964, aveva fatto istituire il primo corso di Struttura della materia. Negli anni ’70 Careri propose una nuova struttura dell’enzima, non più statica, ma in movimento; da quest’idea nacque l’opera “The fluctuating enzyme” in collaborazione con Onsanger.
Negli anni ’80 Careri iniziò ad interessarsi allo studio delle proprietà dielettriche delle proteine in uno stato quasi anidro: in particolare, l'attenzione venne posta, sul lisozima, una proteina semplice e facilmente riscontrabile in molti sistemi biologici. Morì a Roma il 3 agosto 2008, dopo una lunga malattia.

Storia archivistica

L’archivio di Giorgio Careri comprende le carte rimaste nel suo ufficio alla sua morte ; il materiale è stato raccolto e depositato dal professor Giovanni Battimelli presso il Museo del Dipartimento di Fisica. La documentazione è stata messa a disposizione della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari (SSAB)  ed è stata oggetto di schedatura da parte degli studenti del corso di laurea magistrale della Scuola nell’ambito delle esercitazioni tenutesi negli anni accademici 2009-2010 e 2010-2011 per i corsi di Archivistica pubblica e privata tenuto dalla professoressa Marina Raffaeli e Temi e problemi di archivistica tenuto dal professor Giovanni Paoloni.
A seguito di questo intervento, la famiglia ha consegnato altri tre scatoloni di documentazione. Il lavoro di schedatura svolto dagli studenti rientra tra le attività intraprese dalla componente archivistica della SSAB nell’ambito della ricerca sugli archivi di persona. La produzione delle schede di descrizione avrebbe dovuto essere preliminare all’elaborazione di una proposta di ordinamento e ad un inventario analitico che però per diverse ragioni non sono stati realizzati. 
Il secondo intervento caratterizzato da un lavoro di riordino e inventariazione è stato realizzato durante un tirocinio curricolare frutto della sottoscrizione di una collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Fisica e il Dipartimento di Lettere e culture moderne di Sapienza. L’attività di descrizione è stata preceduta da uno studio delle vicende biografiche del soggetto produttore attraverso varie fonti bibliografiche che hanno permesso la ricostruzione dei momenti salienti della vita dello studioso e di comprendere quali fossero i principali argomenti di ricerca intrapresi nell’arco della carriera accademica. Quest’attività è stata anche funzionale a comprendere il contesto in cui si muoveva il soggetto produttore e le relazioni che aveva intessuto con la comunità scientifica.
Si poi è proceduto ad una schedatura ex novo poiché non è stato possibile utilizzare il prodotto del lavoro effettuato sul fondo in precedenza vista la “necessità di munirsi delle conoscenze di base rispetto ad attività della persona oggetto di studio, nel caso specifico delle scienze applicate”.
L’attività di schedatura è stata svolta con il supporto del professor Andrea Giansanti che è stato allievo di Careri e ha collaborato con lui a diversi lavori ; l’aiuto del professore ha permesso di descrivere con accuratezza tutti materiali inerenti all’attività di lavoro e ricerca vera e propria, quali report di esperimenti, misurazioni, calcoli, appunti di lavoro.
Il riordinamento del fondo ha permesso di individuare aggregati di documenti che, secondo la loro fisionomia originaria, vanno a costituire le serie.
Riordinamento ed inventario a cura di Sara Bravi ; supervisione archivistica di Francesca Nemore e Antonella Cotugno.

Criteri di ordinamento

Il metodo di ordinamento è quello storico, che col suo carattere oggettivo permette di ricostruire l'ordine originario delle carte, vale a dire l'ordine che le carte ebbero al momento della loro nascita secondo la loro fisionomia originaria. La corrispondenza invece è stata aggregata secondo il criterio cronologico perché non si frammentasse all'interno del fondo.

Struttura

Serie 1: Attività scientifica
             - Sottoserie 1: Proteine e lisozima
             - Sottoserie 2: Elio liquido
             - Sottoserie 3: Fisica applicata ai beni culturali
             - Sottoserie 4: Congressi e convegni
             - Sottoserie 5: Milotti
             - Sottoserie 6: Altre attività di studio
Serie 2: Attività accademica
             - Sottoserie 1: Didattica
             - Sottoserie 2: Progetti di ricerca
             - Sottoserie 3: Cariche istituzionali
Serie 3: Corrispondenza 
             - Sottoserie 1: Corrispondenza per data
             - Sottoserie 2: Corrispondenza per corrispondente
Serie 4: Pubblicazioni e materiali di studio
             - Sottoserie 1: Estratti
             - Sottoserie 2: Peer reviews
Serie 5: Documentazione personale
 

Consultabilità

Il fondo è consultabile presso la biblioteca del Dipartimento di Fisica di Sapienza Università di Roma. L’accesso alla documentazione è consentito agli utenti previa compilazione del registro delle presenze e della scheda di richiesta delle unità archivistiche da consultare nella quale saranno indicati i dati anagrafici e le informazioni utili alla ricerca

Bibliografia

G. CARERI (Intervista a), in Fisici italiani del tempo presente, a cura di L. Bonolis e M. G. Melchionne, Venezia, Marsilio, 2003, pp. 115-143
L. BONOLIS, Maestri e allievi nella fisica italiana del Novecento, Pavia, La Goliardica Pavese, 2008, pp. 174-175
G. CHIAROTTI, In ricordo di Giorgio Careri, in Nuovo Saggiatore, vol. 25, n. 1-2, 2009, pp. 76-77
M. RAFFAELI, “Specchi di carta”? Rapporto di medio termine sugli archivi di persona, in Nuovi annali della scuola speciale per archivisti e bibliotecari, Firenze, Leo S. Olschki, vol. 25, 2011, pp. 175-180

Note

Tra i media la stampa dell'inventario in formato pdf

Persona

Ente

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altro

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