Archivio Dipartimento Fisica - ADF
Tipologia Subfondo
Data cronica
- 1945-1978
- Note
- con documenti del 1937
Tipologia
- Subfondo
Numerazione
- Numero definitivo
- 1
Consistenza rilevata
- Consistenza (testo libero)
- 914 fascicoli in 332 scatole
Storia istituzionale/Biografia
- Edoardo Amaldi, nacque a Carpaneto Piacentino nel 1908, era figlio di Ugo Amaldi, professore universitario di Matematica. Fu tra i primi allievi di Enrico Fermi a Roma e fece parte del leggendario gruppo dei ''ragazzi di Via Panisperna'', nucleo originario della Scuola di Fisica romana. Tra i risultati più importanti ottenuti dal Gruppo romano, cui Amaldi contribuì attivamente, sono da ricordare gli studi pionieristici sulla radioattività e sulla fisica dei nuclei, che fecero guadagnare ai componenti del gruppo i più alti riconoscimenti mondiali, culminati nel Nobel per la Fisica attribuito a Fermi nel 1938. Nel 1937 Amaldi divenne titolare dell'insegnamento di Fisica sperimentale all'Università di Roma, che mantenne ininterrottamente per 41 anni. Un ben più arduo compito fu costretto ad assolvere negli anni immediatamente successivi, dopo che a causa della legislazione razziale e del deterioramento della situazione italiana abbandonarono l'Italia, tra gli altri, Fermi, Segrè, Rasetti e Pontecorvo. Amaldi rimase quindi il solo, del vecchio gruppo di via Panisperna, a tenere in vita la fiamma della fisica italiana d'avanguardia. Ciò egli fece non solo a livello nazionale, coinvolgendo i migliori ingegni della fisica attorno a grandi progetti di ricerca (germi da cui nacquero ad esempio l'Istituto nazionale di fisica nucleare -INFN e i Laboratori di Frascati), ma soprattutto a livello europeo, con la creazione del Laboratorio europeo per la fisica delle particelle (CERN) di Ginevra, che costituì il primo esempio di un laboratorio di ricerca in fisica edificato su scala sovranazionale e che ha giocato un ruolo determinante dopo la tragedia della seconda guerra mondiale nella rinascita dell'Europa come protagonista della ricerca fisica internazionale. Tra i contributi scientifici di Amaldi, oltre quelli già menzionati e a molti altri nel settore della fisica nucleare e subnucleare, sono da ricordare quelli relativi alla ricerca dei cosiddetti monopoli magnetici e quelli, più recenti, sulle onde gravitazionali, che testimoniano ancora una volta della sua apertura mentale ai più disparati campi della fisica. Amaldi fu uno scienziato con forte carica di impegno civile: aderì nel 1958 al Movimento Pugwash per il disarmo nucleare e fu tra i creatori nel 1966 di Isodarco (International School on Disarmament and Research on Conflicts). Edoardo Amaldi muore a Roma nel 1989.
Storia archivistica
- Testo tratto dall'Introduzione di Lucia Orlando all'Inventario del 1994.
"La sezione comprende le carte provenienti dall'Archivio del Dipartimento già conservate a cura della Segreteria. La maggior parte di questa documentazione costituisce il nucleo delle carte istituzionali del fondo Amaldi. Più precisamente in questa sezione sono contenuti i documenti del Dipartimento di fisica (secondo la denominazione dell'epoca Istituto di Fisica) dell'Università la Sapienza, che di fatto coincidono con l'archivio personale di Edoardo Amaldi fino al 1961, anno nel quale Amaldi si dimette dalla direzione dell'Istituto di Fisica e della sezione di Roma dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Tuttavia sono state acquisite e inventariate anche le carte successive a tale data per due motivi: in primo luogo alcune di esse sono ancora il prodotto di attività scientifiche e istituzionali di cui Amaldi è stato protagonista (solo a titolo di esempio sono comprese tra queste le carte relative alla presidenza dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, o quelle relative alla presidenza dell'European Committte for Future Accelerators); in secondo luogo anche quando le carte non riguardano la persona e l'attività di Amaldi, sarebbe stato privo di senso smembrare l'archivio del Dipartimento".
Criteri di ordinamento
- Nell'aprile 2019 è stato pubblicato su questa piattaforma il contenuto dell'elenco di consistenza del 1994 che, dopo un lavoro di riversamento, revisione e indicizzazione, presenta una numerazione definitiva che va dalla scatola 1 alla scatola 332. Il numero della scatola originale è stato riportato in nota. E' disponibile in allegato una tavola di raffronto tra la vecchia e la nuova segnatura. Sono stati creati 90 gruppi di unità/fascicoli ai quali è assegnato un titolo per consentire un approccio più sistematico.
Strumenti di ricerca
- Le attività archivistiche sono state portate a termine nel mese di aprile 2019 da Simona Luciani e Nicoletta Valente - Memoria srl.