Giovanni Vittorio Pallottino

Tipologia Fondo
Data cronica
1926-2019
Fotografia scattata a Giovanni Vittorio Pallottino nel dicembre 2007, conservata presso l'archivio dello stesso Pallottino
Fotografia scattata a Giovanni Vittorio Pallottino nel dicembre 2007, conservata presso l'archivio dello stesso Pallottino
GianVittorio Pallottino (parallelo)

Tipologia

Fondo

Numerazione

Numero definitivo
11

Consistenza rilevata

Quantità
228
Tipologia
fascicolo/i
Consistenza (testo libero)
31 scatole per un totale di 3,41 metri lineari

Storia istituzionale/Biografia

Giovanni Vittorio Pallottino nasce a Roma il 16 dicembre 1937 da Massimo Pallottino, celebre accademico ed etruscologo, e Maria Sechi. Nel marzo 1962 consegue il titolo di "Dottore in Ingegneria Elettronica" presso "La Sapienza" e negli anni successivi lavora come ricercatore presso il Laboratorio di Elettronica del CNEN (Comitato nazionale per l'energia nucleare) -oggi ENEA- dedicandosi in particolare a strumentazione elettronica, sistemi di controllo e cibernetica; collabora brevemente come ricercatore presso l'Università di Harvard (Cambridge, Massachusetts) lavorando ai sistemi di controllo dell'acceleratore di elettroni di Cambridge ed è assistente volontario al corso di “Elettronica Applicata” del prof. Giorgio Barzilai presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica de “La Sapienza”; poco dopo è professore incaricato di “Cibernetica generale” presso il Dipartimento di Fisica e contestualmente lavora presso il Laboratorio del Plasma nello Spazio del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) prima come ricercatore e, dal 1973, come direttore di ricerca. Tra la fine degli anni’60 e l’inizio degli anni ‘70 lavora sulla strumentazione elettronica per esperimenti di fisica su palloni, razzi e veicoli spaziali e si dedica contestualmente alla ricerca in merito a: compressione dei dati per le trasmissioni spaziali, circuiti e sistemi a basso rumore, teoria e applicazioni di reti attive contenenti interruttori azionati periodicamente; dal 1972 è docente di “Elettronica Applicata” e, nella seconda metà degli anni ‘70, partecipa alle attività di ricerca per il rilevamento di onde gravitazionali all’interno del gruppo G23 diretto da Edoardo Amaldi e Guido Pizzella; in particolare la sua attività riguarda: progettazione di strumentazione elettronica, del modello matematico del sistema di rilevamento meccanico ed elettronico, la misurazione dei parametri fisici del sistema, lo sviluppo di circuiti a basso rumore e di tecniche per la misurazione di segnali di basso livello in presenza di rumore, lo sviluppo di algoritmi di filtraggio per l'analisi dei dati sperimentali. Studioso incontenibile e dalla mente poliedrica, nel corso degli anni amplia i suoi interessi di studio nell’ambito delle scienze, prendendo particolarmente a cuore la causa della necessaria riforma dell’insegnamento delle scienze nelle scuole superiori e nelle università: dal 2000 al 2003 è infatti Presidente del corso di laurea in Fisica presso “La Sapienza”, proprio durante il periodo delle riforme dei corsi di  laurea triennale e magistrale. Oltre all’elettronica e alla fisica i suoi interessi spaziano a tematiche come: clima, ambiente, chimica, energia, matematica e informatica. Divulgatore prolifico, scrive per note riviste quali “Il Sapere” e per alcuni quotidiani. Tra le sue ultime pubblicazioni si ricordano: “Il rumore elettrico: dalla fisica alla progettazione” (2011), “La fisica della sobrietà - ne basta la metà o ancora meno” (2012), “La radioattività intorno a noi – Pregiudizi e realtà” (2014), “Il caso e la probabilità: Le sorprese di una strana coppia” (2017). Nelle parole di chi ha lavorato con lui, Giovanni Vittorio era insomma “una mente lucidissima, una di quelle persone che hanno una visione profonda delle cose”, capace di “trasmettere un modo razionale di affrontare i problemi, anche quelli che a volte sembrano insormontabili e generano grande agitazione”. Muore a Roma il 21 gennaio 2020. 

Storia archivistica

La documentazione era originariamente collocata in parte presso lo studio di Pallottino, situato nel Dipartimento di Fisica de “La Sapienza”, in parte in armadi adiacenti allo stesso studio. Alla sua morte, il prof. Piero Rapagnani ha provveduto al versamento del complesso documentario nell’Archivio del Dipartimento di Fisica, dove la documentazione è stata sottoposta a riordinamento e inventariazione, realizzati durante un tirocinio curricolare frutto della collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Fisica e il Dipartimento di Lettere e culture moderne di Sapienza, da Matilde Ciaramella, sotto la supervisione archivistica di Francesca Nemore e Antonella Cotugno e quella scientifica di Piero Rapagnani.

Criteri di ordinamento

Il metodo di ordinamento è quello storico, che col suo carattere oggettivo permette di ricostruire l'ordine originario delle carte, vale a dire l'ordine che le carte ebbero al momento della loro nascita secondo la loro fisionomia originaria. La corrispondenza invece è stata aggregata secondo il criterio cronologico perché non si frammentasse all'interno del fondo.

Struttura

Serie 1 Materiale di studio 1926-2019
Serie 2 "Archivio lavori" 1959-2011
Serie 3 Documentazione personale 1963-2014
Serie 4 Carriera 1963-2016
Serie 5 Onde gravitazionali 1965-2015
Serie 6 Corrispondenza su Sirio e pubblicazioni 1969-2011
Serie 7 Energia 1974-2012
Serie 8 "Nucleare" 1975-2012
Serie 9 "ENEL: Museo dell'Energia Elettrica" 1980-1990?
Serie 10 "NIC" 1988-1989

Lingua

ITA Italiano
FRE Francese
ENG Inglese
JPN Giapponese

Stato di conservazione

Stato
buono

Link esterni

Persona

Ente

città

Inventario