Nicola Cabibbo
Tipologia Fondo
Data cronica
- 1953 - 2010
Tipologia
- Fondo
Numerazione
- Numero definitivo
- 3
Contenuto
- Documentazione, prevalentemente a stampa, relativa agli scritti, all'attività scientifica e agli incarichi istituzionali di Nicola Cabibbo. Nella sezione Secondo versamento,
sono descritti, fra l'altro, i quaderni di di appunti di Cabibbo studente della Facoltà di Fisica alla Sapienza (1953-1958).
Consistenza rilevata
- Consistenza (testo libero)
- La prima parte consta di 614 fascicoli, condizionati nelle scatole che vanno dal n. 1 al n. 54. Nel secondo versamento sono descritti 29 fascicoli, 48 quaderni, 4 raccolte di estratti, 2 album di fotografie, una locandina, un disegno e un registratore, il tutto conservato nelle scatole che vanno dal n. 55 al n.68.
Storia istituzionale/Biografia
- Nasce a Roma il 10 aprile 1935. Si laurea in Fisica all'Università di Roma La Sapienza nel 1958, con una tesi sul decadimento dei muoni e le interazioni deboli. Subito dopo la laurea diviene ricercatore dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, presso la sezione di Roma. Incarico che ricoprirà fino al 1962. In questi anni presso i Laboratori di Frascati si studiano gli anelli di accumulazione di elettroni e positroni, e nel 1961 Nicola Cabibbo scrive un articolo poi soprannominato dai colleghi 'la bibbia'. In esso, infatti, sono presenti i calcoli teorici di tutte le sezioni d'urto dei processi di fisica delle particelle allora conosciute (ipotizzabili). Dal 1962 al 1963 è ricercatore al Cern, come collaboratore alla ricerca e assistente. Dal 1963 al 1964 ricercatore associato presso il Lawrence Radiation Laboratory di Berkeley, in California. È il tempo della pubblicazione che lo renderà celebre nella comunità scientifica, il saggio, inviato al Physical Review Letters nel 1963, nel quale avanza la teoria dell'angolo di Cabibbo per spiegare i cambiamenti dei quark durante le interazioni deboli. Dal 1964 al 1966 è di nuovo al Cern di Ginevra, stavolta come fisico senior. Nel 1965, dopo un periodo di lavoro alla Università di Harvard come professore a contratto (loeb lecturer), è chiamato all'Università dell'Aquila per ricoprire la cattedra di Fisica teorica. Nel 1966 lascia l'incarico e si trasferisce all'Università di Roma La Sapienza, ancora come professore di fisica teorica, dove resterà fino al 1982. Dal 1967 al 1968 è nel comitato scientifico-editoriale di «Il Nuovo Cimento». Dal 1970 al 1973 è membro dell'Institute for Advanced Studies, di Princeton. Dal 1973 al 1974 è scienziato visitatore al Cern. Nel 1975 è 'Enrico Fermi professor' all'Università di Chicago. Dal 1977 al 1978 è professore visitatore presso l'Università di Paris V. Dal 1979 al 1982 è tra i 'membres cooptés', il comitato scientifico dell'Institut des Hautes Études Scientifiques. Tra il 1980 e il 1981 è professore visitatore all'Università di New York. Nel 1982 si trasferisce dalla Sapienza alla II Università di Roma Tor Vergata, dove resterà fino al 1993: ricopre ancora una volta l'insegnamento di Fisica teorica. Nel 1986 è professore 'visitatore' alla Syracuse University. Nel 1994 torna all'Università di Roma La Sapienza, chiamato a ricoprire la cattedra di Fisica delle particelle elementari. Nicola Cabibbo ha avuto un ruolo importante anche in quella che si può definire la "politica della ricerca": Dal 1985 al 1993 è presidente dell'Infn. Dal 1993 al 1998 è presidente dell'Enea. Durante la sua presidenza, ha dato notevole impulso allo sviluppo dei progetti sui supercalcolatori Quadrics. Dando così vita a un nuovo settore scientifico dell'ente, quello del Calcolo ad alte prestazioni per la ricerca e l'industria: una delle principali applicazioni di Quadrics è il metodo della 'Cubosfera' per lo studio della dinamica atmosferica ed oceanica globale. Formalmente, è stato membro di: Scientific Policy Committee, presso il Cern; Commissione scientifica dell'Istituto Superiore di Sanità; Scientific Council of Joint Research Centre presso la CEE (oggi UE); Comitato per la Fisica del Cnr; Fachbereit of Max Planck Institut für Physik; National Academy of Sciences degli Stati Uniti d'America. Dal 9 giugno 1986, membro, e dal 1993 Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze. In questa veste ha tenuto la prolusione per il Giubileo degli scienziati (2000). Premi e onorificenze: 1979, Premio del Presidente della Repubblica italiana per la Classe di scienze fisiche dell'Accademia dei Lincei; 1989, Prize J. Sakurai dell'American Physical Society; 1989, Premio Natale di Roma; 1989 1999, Premio Cultura della Presidenza del Consiglio; 1991, Prize of European Physical Society; 2002, Medaglia Matteucci dell'Accademia Nazionale detta dei XL; 2003, Premio Enrico Fermi della Società italiana di Fisica; 2010, Premio Dirac; 1993, Cavaliere di Gran Croce Ordine al merito della Repubblica Italiana; 1998, Medaglia d'oro ai Benemeriti della Scienza e Cultura. Tanti i riconoscimenti nella sua straordinaria carriera scientifica, ma non il Nobel. Conferito, nel 2008, al modello chiamato Matrice di Cabibbo-Kobayashi-Maskawa, è stato assegnato soltanto a Kobayashi e Maskawa e non a Cabibbo, sebbene sia stato il Nostro a gettare le basi della scoperta. Un mancato riconoscimento, sottolineato dalla comunità scientifica internazionale, ma che Cabibbo, con la consueta riservatezza, ha sempre evitato di commentare. Il 16 agosto 2010 muore a Roma, ricoverato per una crisi respiratoria, dopo una malattia tumorale. È stato sposato con Paola Iandolo (professore ordinario di Letteratura nord-americana presso l'Università degli studi di Salerno e poi di Letteratura americana all'Università degli studi di Roma) con la quale ha avuto il figlio Andrea, biologo molecolare.
Storia archivistica
- La consistenza iniziale del fondo era di 108 scatole. Il fondo è stato selezionato dagli eredi e non presentava criteri di ordinamento.
Nel 2020 con un secondo versamento la famiglia ha versato la documentazione scientifica conservata presso la propria abitazione e ha donato il fondo bibliografico descritto nell'OPAC Sapienza (https://opac.uniroma1.it/SebinaOpacRMS/.do).
Nel 2022 è stato portato a termine il lavoro di ordinamento e inventariazione della Sezione - Secondo versamento (1953-2010).
Con decreto del 21 febbraio 2024 il fondo è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio.
Struttura
- Il fondo è stato organizzato come segue:
Serie 1: Scritti, 1959 - 2009
Sottoserie 1: Saggi, articoli e relazioni, 1959 - 2009
Sottoserie 2: Lezioni, appunti e altro, 1963 - 2007
Serie 2: Corrispondenza, 1967 - 1998
Serie 3: Attività universitaria e scientifica, 1958 - 2000
Serie 4: Rapporti con enti e istituzioni, 1962 - 2005 ca
Sottoserie 1: Infn, 1965 - 2005 ca
Sottoserie 2: Enea, 1993 - 1998
Sottoserie 3: Cern, post 1960 - 1979
Sottoserie 4: Ministeri, 1980 - 2005
Sottoserie 5: Istituti culturali (anche editori), scientifici e associazioni, 1962 - 2002
Serie 5: Incontri scientifici, 1966 - 2007
Serie 6: Raccolta iconografica, 1967 - 1997
Serie 7: Rassegna stampa, 1982 - 1998
Serie 8: Riconoscimenti, 1993 - 2005
Serie 9: Estratti, 1958 - 1998
Per la Sezionesi rimanda alla relativa partizione su questo Portale.
Consultabilità
- Il fondo è consultabile presso la biblioteca del Dipartimento di Fisica di Sapienza Università di Roma. L’accesso alla documentazione è consentito agli utenti previa compilazione del registro delle presenze e della scheda di richiesta delle unità archivistiche da consultare nella quale saranno indicati i dati anagrafici e le informazioni utili alla ricerca.
Bibliografia
- http://www.treccani.it/enciclopedia/nicola-cabibbo/ http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Cabibbo http://www.repubblica.it/scienze/2010/08/17/news/addio_a_nicola_cabibbo_che_meritava_il_nobel-6331580/ http://www.scienzainrete.it/italia150/nicola-cabibbo
Note
- In alcuni antroponomi non è stato possibile stabilire il nome proprio e si ha soltanto un'iniziale. Ciò ha fatto sì che vi siano alcuni antroponimi presenti in una o più forme, in apparenza simili. Nell'impossibilità di stabilire con certezza se si trattasse della stessa persona si è preferito mantenere tutte le forme. In un caso si è invece accertato che alla stessa iniziale corrispondono due persone diverse; pertanto, dove il nome proprio non è inserito per esteso, l'antroponimo è stato indicizzato anche con la sola iniziale.
Strumenti di ricerca
- L'Inventario è stato realizzato nel 2011 da Sveva Pacifico e Nicoletta Valente (Memoria srl) utilizzando il software GEA4. Nel 2022 (Secondo versamento) il lavoro è stato svolto da Nicoletta Valente (Memoria srl) con l'apporto del sw Archiui in dotazione presso il Dipartimento di Fisica.
Link esterni
- Tipologia
- fonte