Pietro Romualdo Pirotta

Tipologia Fondo
Data cronica
1897

Tipologia

Fondo

Numerazione

Numero definitivo
4

Consistenza rilevata

Quantità
1
Tipologia
volume/i

Consistenza calcolata

Documento: 1,

Storia istituzionale/Biografia

Pietro Romualdo Pirotta nacque il 7 febbraio del 1853 a Pavia e studiò presso il Collegio Ghislieri iscrivendosi dapprima alla facoltà di medicina di Pavia poi a quella di scienze naturali. Dovendo provvedere al sostentamento dei fratelli minori, ancor prima di laurearsi svolse lavori retribuiti come allievo aspirante e praticante presso il laboratorio crittogamico, appena fondato da Santo Garoviglio.

Pirotta si laureò nel 1875 e già nel 1877 fu nominato professore di storia naturale presso il liceo di Pistoia che lasciò ben presto in seguito alla nomina come assistente presso il laboratorio crittogamico di Pavia. Nel 1879 vinse una borsa di perfezionamento a Strasburgo, dove seguì le attività di ricerca di laboratorio ed ebbe occasione di intrattenere rapporti con esponenti della disciplina di respiro internazionale.

Rientrato in Italia nell’estate del 1880, occupò il posto di insegnante presso un liceo di Ivrea impiego che interruppe nello stesso anno quando fu vincitore di un concorso per una cattedra di botanica a Modena città in cui assunse la direzione dell’orto botanico e quella della stazione sperimentale agraria.

Pirotta rimase a Modena fino al 1883, anno in cui venne chiamato a ricoprire la cattedra presso l’Ateneo romano dove dimostrò una sorprendente capacità di lavoro e di organizzazione. Fondò una rivista, l’Annuario del R. Istituto botanico di Roma, intesa come strumento per la diffusione di tutte le parti della scienza botanica e come occasione di pubblicazione per gli allievi del laboratorio. Grazie alla rivista, Pirotta riuscì a incrementare anche la biblioteca dell’Istituto, la cui dotazione originaria era di fatto costituita dall’esigua collezione di libri e di opuscoli posseduti da Giuseppe De Notaris. Dopo dieci volumi, l’Annuario prese il nome di Annali di botanica, assumendo una veste molto più agile e meno vincolata alle ricerche del laboratorio.

Parallelamente Pirotta si occupò della questione della sede dell’Istituto, ospitato in una grande sala che era stata la sagrestia della chiesa di S. Lorenzo in Panisperna. Il progetto fu votato nel 1887 e realizzato due anni dopo, nei pressi di via Milano. Seguì l’istituzione di un erbario coloniale al fine di studiare in loco la flora dell’Eritrea. Appena giunto a Roma, aveva esplicitato l’intenzione di dotare l’Istituto di un orto botanico, che allora era confinato in una striscia rettangolare di circa un ettaro e mezzo a ridosso delle abitazioni e per il quale riuscì a farsi assegnare una porzione di terreno annesso a palazzo Corsini, in via della Lungara. 

La sua prodigiosa capacità organizzativa si dimostrò ampiamente in concomitanza del Congresso dei naturalisti italiani del 1906 in cui si propose come firmatario per avanzare l’istituzione della futura Società italiana per il progresso delle scienze (SIPS). Fu presidente del Comitato nazionale per la protezione dei monumenti naturali, membro del Consiglio della Federazione italiana promontibus, e uno degli artefici della creazione del Parco nazionale dell’Abruzzo e fu socio fondatore, più volte vicepresidente, e presidente della Società botanica italiana. Una volta in pensione nel 1928 fu nominato accademico d’Italia e passò gli ultimi anni della sua attività intento a promuovere il settore dell’ecologia agraria. Morì il 3 agosto 1936 a Roma.

Modalità di acquisizione

Il fondo archivistico Pirotta conta la presenza di un volume manoscritto giunto al Dipartimento di Biologia Ambientale, e alla conservazione presso la Biblioteca del Dipartimento, a seguito della volontà e alla donazione di un insegnante alla quale era giunto dall'Istituto dell'Orto Botanico.

Lingua

ITA Italiano

Stato di conservazione

Stato
ottimo

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